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23 Settembre 2019
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Che cos’è Porte Aperte?
A seguito del primo Decreto Sicurezza, alcune cooperative di Rifugiati in Rete, l’Associazione MiCò e la Caritas di Cuneo hanno deciso di attivarsi per creare una rete di solidarietà dal basso per i richiedenti asilo in uscita dai Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) di Rifugiati in Rete.
Ricordiamo che con il nuovo decreto si abbassano notevolmente gli standard di accoglienza dei CAS e le modifiche apportate all’accoglienza SPRAR (Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati) hanno come conseguenza l’uscita da questi percorsi di coloro che sono ancora in attesa di un riconoscimento della protezione internazionale.
Per tali motivi, le Cooperative Fiordaliso e Momo, hanno deciso di non partecipare al bando della Prefettura per l’accoglienza CAS. Questa scelta comporta l’uscita di molte persone in richiesta di asilo dai percorsi di integrazione ed è per tale motivo che è stato lanciato l’appello #PorteAperte: una richiesta alle realtà che da anni si occupano di terza accoglienza non istituzionale (MiCò, Caritas) e a cittadini sensibili alla tematica al fine di creare una rete di accoglienza dal basso che possa permettere a queste persone di continuare percorsi di inclusione sociale e lavorativa iniziati e che dia un chiaro segnale in controtendenza a questo Governo che con sempre maggiore forza si muove nella direzione della chiusura all’altro, dell’odio, del razzismo e dell’intolleranza.
Con il Decreto Sicurezza Bis – che è diventato legge il 5 agosto e che segna una svolta pericolosa e nera alla nostra democrazia – la gravità della situazione a cui stiamo cercando di dare una risposta aumenta e dunque il bisogno di impegno civile nella direzione dell’accoglienza e dell’umanità aumentano considerevolmente.
 
Cosa fa Porte Aperte?
L’idea è di costruire una rete di famiglie/singoli/associazioni che diano la propria disponibilità a favorire i percorsi di integrazione di richiedenti asilo in uscita dai CAS delle Cooperative Fiordaliso e Momo.
 
In che modo?
Accogliendo in famiglia, mettendo a disposizione risorse economiche, creando relazione e sostegno umano.
L’Associazione MiCò, da 4 anni impegnata sul cuneese in un progetto di terza accoglienza non istituzionale per richiedenti asilo e rifugiati, mette a disposizione due posti in semi-autonomia nel proprio progetto e la gestione economica delle eventuali donazioni finalizzate al supporto all’affitto, al vitto e alle spese (pullman, vestiti, ecc…) degli eventuali accolti.
La Caritas mette a disposizione un posto nell’accoglienza il Ghiro.
Caritas e MiCò si rendono disponibili al supporto dei volontari; la Cooperativa Momo mette inoltre a disposizione degli ospiti il supporto legale – attraverso i propri operatori. Gli operatori delle due cooperative, conoscendo le persone eventualmente inserite nel progetto, si rendono disponibili a supportare l’accoglienza e mediare nelle eventuali difficoltà, monitorando i percorsi individualizzati.
 
A che punto siamo oggi?
In una frazione di Cuneo due famiglie hanno scelto di accogliere tre ragazze in casa loro, e dalla prima settimana di luglio, qualche giorno dopo la chiusura del CAS dove le ragazze abitavano, hanno messo a loro disposizione una camera, e soprattutto si sono messi in gioco aprendosi a ciò che questa accoglienza porterà loro in termini di esperienza e umanità! Gli operatori che conoscono la ragazza dal suo arrivo continuano a sostenerne la progettualità individuale e i tirocini lavorativi attivati permette loro di mantenersi.  
 
Chi fosse interessato a mettere a disposizione tempo ed energie per accompagnare e supportare queste accoglienze creando intorno alle famiglie una rete, con il supporto di MiCò e Caritas, è il benvenuto!
Chi volesse, invece, sostenere economicamente gli ospiti usciti dai CAS che stiamo accompagnando con Porte Aperte, può farlo nei seguenti modi:
 
•  attraverso bonifico
ad A.P.S. MiCò
IT 31 Q 030 6909 6061 0000 0143 137 
Intesa Sanpaolo_Filiale Cuneo/Piazza Europa
Causale: Porte Aperte 
• in contanti presso Checevò, bottega equo solidale di Cuneo in corso Galileo Ferraris n° 15 dove ci sarà un apposito contenitore.